Perdersi e ritrovarsi ✔️

  • La vita che ho me la sono guadagnata. E solo io ne so il prezzo. Ho due figli sani (che è molto) e tutto sommato in equilibrio, un lavoro, una persona accanto, sotto e sopra. Eppure c’è ancora qualcosa di intentato, di sospeso in cui ho urgenza e voglia di lanciarmi. Io, che di lanciarmi ho sempre avuto paura. Nella mia vita, si è aperto uno spiraglio di insoddisfazione, che a molti sembrerà ingiustificata e da lì è entrata la luce.

Ho capito che fare mille cose dovute agli occhi degli altri mi lascia svuotata e al resto del mondo non bastano mai queste innumerevoli cose, mentre per me sono uno sforzo titanico.

Fin da bambina, mi hanno sempre fatto capire, neanche tanto velatamente, di dover rallentare per adeguarmi ad una presunta normalità; mi hanno fatto intendere che se mi fossi mostrata meno strutturata e complicata non mi avrebbero giudicata strana. E sarei rimasta sulla retta via dell’essere una brava bambina.

Da grande ho recitato la parte della brava amica, che accorre ad ogni crisi, anche se la prima ad essere in crisi è lei però se lo dici sei strana. Ho recitato la parte della brava mamma, cui deve bastare la vita che fa. Ho fatto finta di non essere capace di andare oltre i traguardi già raggiunti e ho abbassato lo sguardo, di nuovo, per non apparire strana.

Ecco io ho avuto un’illuminazione:

sono terribilmente strana. E non è che voglia esserlo, io devo esserlo, è la mia natura e sono costretta a farlo, è una parte fondamentale di me.

Sono terribilmente imperfetta. Con la mia ipersensibilità, con la mia incapacità di sentirmi all’altezza, io che pretendo il massimo soprattutto da me stessa.

Io che voglio essere una donna e anche un uomo, avere tanti amici e la solitudine, lavorare ed impegnarmi in nuove sfide ed anche viaggiare, divertirmi ed essere egoista.

IO CHE ERO IO PRIMA DI PERDERMI.

Io mi sto ritrovando. E come?

Torno indietro, a come ero, perché ora non ho più motivo per scappare. E non guardo solo alle cose positive ma soprattutto a quelle che non mi piacciono e le affronto, senza evitarle. Non ho più motivo per scappare.

Perchè ho costruito tanto, i miei figli prima di tutto. Voglio che crescano convinti di andare già bene così come sono. Perché ho imparato a dire di no quando non ho voglia ed anche imprevedibili sì.

SONO IO. CHE ERO IO PRIMA DI PERDERMI.

E quando sono stanca di essere me, penso alle parole di Frida:

Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io.
Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me.
Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te. 

Come scriveva Pasolini: vi insegneranno a non splendere e voi invece splendete. È stata la mia luce, più che le mie poche ombre, a spaventarmi e per questo l’ho cacciata indietro.

Non spegnete la vostra luce, lasciatela splendere anche se è una luce strana, che non tutti capiscono.

 

C’era una volta la mamma ed i biscotti ®

Al momento e per due giorni sono in una incredibile villa in Brianza per conto dell’azienda per cui lavoro. E no non per la #mfw, ma poco importa.

Rifletto su quanto si sia evoluto il ruolo di mamma sorridendo e guardando intorno a me donne di colori diversi videochiamare i loro cuccioli parlando in tutte le lingue del mondo. Queste donne sono con me in un contesto di lusso caloroso e non a casa in pigiama e struccate.

Senza nulla togliere e senza giudicare le donne che scelgono di stare a casa per accudire la prole, io mi sento in pace col mondo vedendo che anche gli uomini possono fare la loro parte ed anche le donne possono continuare una vita extra mura domestiche, a maggior ragione dopo i figli.

Una vita fatta di lavoro, di dialoghi tra adulti sugli argomenti di cui parlano gli adulti, di viaggi e di silenzi. I silenzi after figli sono balsamo curativo effetto Pantene sui capelli della Ferragni.

Eppure, nonostante questa delle donne e mamme vitali lavoratrici sia un dato reale è tangibile, mi è capitato di assistere ad una serata dedicata alla figura della mamma in ambito scolastico in cui i bambini intervistati a turno su cosa facevano quotidianamente con la loro mamma hanno rimandato una immagine di mamma e donna stile anni ’50, tutta dedita a forno e bambini.

Il mio piccolo supereroe è stato il solo a ritenere degno di nota il mio lavoro 😳, uscendo dalla litania dei vari: amo la mia mamma perché quando siamo insieme facciamo i biscotti (?).. Tutti i giorni, 7/7?

Se c’è un concetto che mi premerebbe instillare in queste menti paffute stile iniezione intramuscolo è che non devono mentire sulla imperfezione delle loro mamme all’esterno della famiglia. Perché io le mamme di questi bambini le conosco e non fanno le fornaie tutto il giorno. Sono appassionate, alcune con attività autonome, ironiche nel loro rapporto con i figli e piene di vita. Sono molto di più del ritratto stereotipato che i figli hanno riferito. Evidentemente si sono sentiti in dovere di farlo o questo è quello che hanno rintracciato nei loro pensieri emozionati.

Sono felice di vedere il rispetto dei miei figli per il mio lavoro, che li mantiene. E più tardi li videochiamerò anche io per mostrare loro l’incanto del posto in cui ho la fortuna di stare per imparare cose nuove. Sono felice siano consapevoli dell’importanza del mio lavoro per la nostra famigliola.

E i biscotti li faremo nel weekend 😜.

I 10 segreti della Beauty Routine Coreana 🙆🏻

Come lettura valevole come un buon proposito per il mese di Settembre, mi sono immersa in The Little Book of Skincare della beauty guru Charlotte Cho.

Le donne coreane sono considerate le bamboline d’ Oriente in virtù della loro pelle di porcellana, ottenuta grazie ad una skincare accurata in 10 steps da ripetere al risveglio e prima di tuffarci a letto.

1. Olio Struccante. Per cominciare puliamo la pelle con un detergente olioso ovvero con acqua mescolata ad olio, quale alternativa low-cost. Unico NO: l’olio di mandorle dolci, comedonico.

2. Struccante Acquoso per togliere qualsiasi rimasuglio di qualsiasi genere. L’acqua miscelare non bifasica andrà bene, a patto di risciacquarla con acqua calda.

3. Esfoliante. Un leggero scrub bisettimanale sarà perfetto.

4. Tonico. La pelle va riequilibrata.

5. Essenza

Questa è la fase più laboriosa da procurarsi in Italia e costosa. Si tratta di un ottimo prodotto ad idratazione intensiva ed ha il suo costo. In alternativa un booster adatto al nostro incarnato andrà più che bene.

6. Siero. Scelto in base alle problematiche specifiche della propria epidermide.

7. Maschera in Tessuto. Finalmente il meritato relax: Linea Tony Moly

Da fare almeno due-tre volte a settimana.

8, Contorno Occhi.

9. Crema Idratante. Usate la vostra, da integrare 1 volta a settimana con una Sleeping Mask sempre in tessuto.

10. Protettivo Solare, da applicare solo di giorno con un indice superiore a 30.

Forse per noi pigre 10 punti da seguire di prima mattina potrebbero essere eccessivi, appena sveglia, e dopo il caffè, parto dal punto 4; mentre la sera possiamo dedicare più tempo alla nostra preziosa pelle.

10 capi per un guardaroba perfetto ✅

10 capi astuti per un guardaroba perfetto: senza spendere follie e strizzando l’occhio alla sostenibilità.

Non tagliare i rami secchi nel proprio guardaroba si traduce in una perdita di tempo e soldi, in una montagna di vestiti da riciclare ogni anno e in altri da dover acquistare al fine di essere in linea con le nuove tendenze.

Il decluttering, eliminare il superfluo, nella vita e nella cabina armadio rende persone migliori.

1. Camicia bianca

Ne avevo già scritto, ma ora l’articolo è andato perso grazie all’opera di hackers sbarazzini ed impavidi (ne parlerò a tempo debito). È un capo evergreen, rock e versatile. Da indossare con un paio di jeans fighi da paura o con una gonna nera per una allure Camicia bianca Burberry.

2. La t-shirt a righe delicate. 

Le righe richiamano subito Chanel. Portata da sola, se le temperature lo permettono, o abbianata a un cardigan, con jeans e sneakers fa molto Parigi in libertà T-shirt righe Petit Bateau.

3. Jeans. 

E qui si apre un capitolo a parte perché se è vero che c’è l’imbarazzo della scelta, è ancora più vero che bisogna trovare il modello più adatto al proprio fisico. L’ideale sarebbe quello di acquistarne un modello sartoriale. Andate a dare un’occhiata alla collezione di  JBrand 👖

4. Gonna a matita. 

Dalla linea aderente e spacco posteriore, rende sempre particolare ed iper sexy anche indossata con una semplice t-shirt bianca o comunque monocolore. Si potrebbe optare per un tipo morbido https://www.mytheresa.com/it-it/calypso-linen-and-wool-blend-skirt-642837.html

5. Pantaloni Tailleur. 

Da prediligere nelle tonalità più scure per l’ufficio o comunque per momenti non conviviali. Da H&M, si trovano pantaloni a sigaretta carini a prezzi assolutamente democratici.

6. Tubino nero.

È superfluo ripetere quanto la petite robe noir abbia fatto per noi. Avevo scritto un articolo anche su questo ma sempre i simpatici hackers di cui sopra lo hanno distrutto.. non importa lo riscriverò con piacere. Comunque il pezzo è immancabile. Consiglio il modello della collezione Ready-to-erse di Victoria Beckham.

Tubino nero by Mrs Beckham.

7. Un abito elegante. 

Sempre pronto all’uso in caso di cena inaspettata o festa a sorpresa. Se il budget è importante si potrebbe optare per un modello di stilisti, nel caso il budget sia minore facendo un giro per gli outlet si trovano piccoli capolavori a prezzi interessanti.

La mia idea di abito elegante.

8. Blazer. 

È un pezzo preso in prestito dalle uniformi del corpo della Marina britannica, dalla solita Coco, che tanto ha preso dal mare e dalla sua Bretagna. Risolve le situazioni più disparate: dal pranzo di lavoro all’aperitivo improvviso Blazer by Stella

9. Il trench. 

Anche questo capo è stato scippato al mondo militare ed è intramontabile. Se il classico è British, ad oggi ne contiamo infinite variazioni, per cui Let’s go trying them! E troveremo colore e foggia giusti per noi 😃

10. La giacca di jeans. 

Spesso considerato un elemento di basso profilo, in realtà regala gioie infinite. Qui molto sta al gusto personale: io prediligo una versione basica e ben fatta, altri preferiranno versioni maggiormente estrose https://www.grantspa.com/it/giacca-per-bambina-in-denim-sfrangiato.html?gclid=EAIaIQobChMIqpX8zpOa1gIV7BXTCh1iNAV9EAQYAiABEgIdHvD_BwE

Spero che l’articolo vi sia utile nel focalizzare i capi chiave in grado di dare una svolta al look.

Ovviamente si accettano spunti su altri capi Mai più Senza perché l’essenziale è visibile agli occhi 😜.

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