Ti giudicheranno troi@:
– Perché sorridi a chi ti dice che hai un bel culo.
– Perché gli hai detto subito sì senza farti desiderare.
– Per aver fatto sess@ senza passare per lo sterilizzatore.
– Perché parole dolci ed abbracci non li hai voluti.
– Perché se un uomo è soddisfatto dal sess@, perché io no?
– Perché non hai agognato la sua telefonata il giorno dopo. Anche perché il numero non glielo avevi neanche dato.
– Perché distingui una botta e via dal sentimento.
Io sono incaxxat@ per la palude di maschilismo in cui viviamo, immersi in una cultura arcaica.
Mi incaxxo perché gli stipendi sono diversi a parità di lavoro.
Mi arrabbio quando chiunque si sente in diritto di commentare che quella donna stuprata e uccisa se l’è cercata.
Mi incaxxo come una furia quando un uomo è convinto che una donna gli appartiene. Per quale motivo? E perché, quando una donna decide di chiudere una relazione, rischia di essere molestata, uccisa, sfregiata, rinchiusa, annientata fisicamente e/o moralmente?
Io voglio parità, rispetto e dignità; i diritti di ogni essere umano.
Sono stufa dei sensi di colpa che accompagnano le donne in ogni momento della giornata: se sei a casa, perché trascuri il lavoro; quando sei al lavoro, perché deleghi la cura della casa o dei figli; quando esci con le amiche ti senti in colpa se lui è a casa.
Basta.
Prendiamola in mano questo istrice che è la vita.
Basta con il principe azzurro che ci mantiene al castello. Ci sappiamo mantenere da sole o si fa a metà. I soldi sono la chiave. Se abbiamo i nostri, continueremo a sentirci principesse, senza diventare serve.