Le 5 famiglie che dettano la Moda.

Noi in Italia abbiamo i #ferragnez: condividiamo con loro la vita quotidiana, la sala parto e perfino il momento beauty in cui si fanno la maschera.

Che piacciono o meno questi influencers hanno fatto in modo che tutta la loro vita e, di conseguenza, anche la loro famiglia, diventino fonte di ispirazione e tendenze per tutti.

Questo fenomeno non è nuovo e si immette in una tendenza globale ampiamente sfrutta dalle #Kardashian e dalla ex #spicegirl posh Victoria Beckham e tribù annessa.

Anche noi nel nostro piccolo siamo a Social Family.


Ma procediamo con ordine in base al numero di followers:

  • The winners are: Kendall and Kylie Jenner.
Le sorelline Jenner.
Notate anche voi la somiglianza tra Kendall e Emrata? Andranno dallo stesso chirurgo?
  • I genitori Beckham ed il primogenito Brooklyn.
La tribù Beckham al completo.

Emblema del POSH da sempre. Ossia del perfetto, del patinato ed alto borghese. Lui ex stella del calcio che si è reinventato stella della mutanda maschile per H&M; lei stilista, ex Spice Girl, la Posh più posh del mondo ed il figlio divenuto fotografo talentuoso per Burberry.

  • Cara e Poppy Delevingne
Ancora British Style from Delevingne Sisters.

Cara aveva temporaneamente abbandonata la carriera di modella per dedicarsi tout court alla recitazione; mentre Poppy ci ha deliziato con nozze e gravidanza da star dei social.

Del resto, avete visto la foto che ritrae la loro nonna con il recentemente scomparso re Filippo? No? Dovete assolutamente cercarla in rete perché è una cosa chicchissima.

  • Al quarto posto i figli di Will Smith: Jaden e Willow. Modelli per Louis Vuitton, tanto per cominciare.


Che foto di famiglia strepitosa!
  • Al quinto posto i fratelli #hadid: belli e gran lavoratori del Fashion. Sono modelli ricercati per bellezza e professionalità che hanno ereditato dai genitori, immigrati negli Stati Uniti in cerca di una vita migliore e più gratificante. Anche se i genitori si sono separati nel 2000, direi che il Sogno Americano si è ampiamente avverato con un patrimonio di 57 milioni di dollari.

E con la famiglia più bella del mondo, terminiamo questo excursus nell’Olimpo del Jet Set, tra bella gente e vita da social.

Ma chissà quanto di quello che vediamo sarà veritiero?

Meglio essere oggetto di chiacchiere, che non essere oggetto di nessuna chiacchiera.

Prospettive attuali del low-cost.

L’età del low-cost è passata. A venti anni e senza tanti soldi, il low-cost mi ha permesso di togliermi più di qualche sfizio ma adesso lo uso solo per i due figli n. 2 e n. 3 perché usano i vestiti per un tempo veramente molto limitato, dato che crescono alla velocità della luce; oppure lo uso per dei capi di cui so già in anticipo che avranno una breve carriera.

Kate Middleton è la principessa del reciclo e del risparmio nel vestiario

In effetti, a mio avviso, è inutile spendere tanto per vestiti da scuola e/o da gioco e dover sempre stare attenti a non rovinare questi vestiti. I bambini, almeno i miei, devono sentirsi liberi di fare i bambini nei loro panni è tendenzialmente scelgo per loro anche un low cost arricchito da accessori.

D’altro canto, ci sono stati due effetti serra per me e il mio ricorso al low-cost:

  • Effetto #mariekondo: grazie al suo metodo per mantenere la serenità nel proprio guardaroba basato sul #decluttering si compra meno ed in modo più mirato.
  • Effetto #amazon: l’esperienza della comodità di fare shopping dal divano di casa riduce il fatto di andare in negozio fisicamente. Non a caso numerosi brand low-cost hanno fatto la scelta di vendere solo on line, in primo luogo #fashionnova, il più googlato e cresciuto del 600% nel 2018, che ha raggiunto questi pregevoli risultati senza una sfilata, senza strategie di marketing tradizionali bensì ingaggiando testimonials quali #kyliejenner e #cardieb.

Il low cost, in conclusione, è ancora vivo e vegeto ma sta cercando nuovi luoghi e nuove modalità.

Io, a 40 anni, trovo ancora divertente poter comprare senza troppe preoccupazioni per il portafoglio senza esagerare e riempire l’armadio di cose inutili ma con intelligenza.