Musica e Moda sono per me un ristoro, sono la Chic Therapy per curare ferite e delusioni, un rifugio da chiamare casa.
Nel mio universo chi prende sotto gamba Musica e Moda non può entrare: la musica e la moda necessitano e loro contraccambiano!
Stavo proprio pensando all’incontro tra questi due oceani meravigliosi e misteriosi, quando di fronte agli occhi si è materializzata L’epifania di una Audrey Hepburn tutta chic&pepe, che indossa il chiodo.
Il chiodo (ha questo nome solo in italiano, per l’abitudine dei punk di portare un chiodo in tasca) era un NO detto al mondo: da Audrey Hepburn a Marlon Brando, da Sid Vicious ai Metallica, la giacca di pelle è un modo per dire: Fuck You!
Ma è così ancora oggi?
Non ho resistito e l’ho chiesto a Figlia n. 1, metà adolescente e metà unicorno, che ha risposto:
Volevo un giubbotto che stesse bene con tutto e, quindi, ho preso questo.
Figlia n. 1
In estrema sintesi, il giubbotto di pelle è tornato ma da spettatore muto. Un manifesto vuoto. Un capo di abbigliamento come un altro per coprirsi in modo dignitoso.
E No!
Il chiodo va indossato con un minimo di consapevolezza perché il chiodo è come il Rock: improvviso, ribelle e fautore di piccoli passi evolutivi che portino da fashion victims ed essere eroi delle tendenze, delle stagioni e di una cultura che mescola vizi e virtù.
La giacca di pelle non è tanto o solo moda ma anche musica, cinema, mito, sesso, droga e Rock&Roll, fantasia al potere e l’impossibile della porta accanto.
L’Amore che muove il Sole e le altre Stelle, anche quelle del Rock.
È da poco passato San Valentino ed il #mood della settimana è il cuore con tutti i suoi misteri.
La storia della musica rock si presenta ricca di coppie più o meno glamour, spesso all’insegna di un eccessivamente realistico “ finché morte non ci separi” , coppie che dividono: favorevoli o contrari, coppie che scoppiano e che, in ogni caso, fanno sognare.
La musica è anche Chic Therapy.
Per onorare musica ed amore, ho scelto le cinque coppie Rock che mi piacciono di più e tralasciando volontariamente Kurt e Courtney perché lei lo ha ucciso ed è una coppia che navigava solo nel disagio, cominciamo con la carrellata di mitiche coppie del rock.
Joan Baez e Bob Dylan.
Entrambi hanno attinto dall’altro per colmare le proprie lacune e diventare persone migliori. Sebbene si siano allontanati perché la celebrità di Bob logorò Joan Baez a tal punto che stentava a riconoscersi, hanno saputo trasformare l’amore in stima e sono, ancora oggi, una delle più importanti coppie nella storia del Rock.
Jimi Hendrix e Kathy Etchingham
La rockstar e la parrucchiera.
La favola della ragazza di provincia che conquista Jimi Hendrix al suo primo giorno a Londra. Kathy che lo introduce alla favolosa vita londinese. Dopo aver cambiato varie case in affitto, una con locatario Ringo Starr, a causa del rumore con cui Hendrix disturbava i vicini o forse per il colore della pelle del chitarrista, finalmente la coppia trova un nido appartato a Mayfair, al numero 23 di Brook Street, casa dove Hendrix può essere se stesso. Brook Street diviene il suo rifugio, che arreda lui stesso, una casa pulita, piccola, antitesi di quell’idea di anormalità associata alla vita del più grande chitarrista di tutti i tempi. La casa con Kathy e Kathy sono il suo porto sicuro. La loro storia durerà tre anni, non all’insegna della fedeltà ma la coppia regge fin quando diventano amici. Il solo rimpianto di Kathy? Averlo lasciato solo l’ultimo giorno della sua vita al Samarkand Hotel, dove aveva promesso di raggiungerlo.
June Carter e Johnny Cash. Loro non sono stati soltanto due pilastri della musica americana o una coppia da film, messa in scena per esempio in Walk the line da Joaquin Phoenix e Reese Whiterspoon, ma l’incarnazione di un amore divorante e reale, un fuoco, come descritto nella loro canzone “ Ring The Fire”, perché vissuto tra le luci del palcoscenico ed i lati più oscuri delle debolezze umane. Oltre le canzoni c’era la vita, e loro l’hanno attraversata tenendosi per mano, ferendosi, sanguinando e salvandosi a vicenda ogni giorno, fino all’ultimo. Il momento in cui June Carter, fervente e convinta cattolica di una delle famiglie più perbene degli Stati Uniti ammette a sé stessa di amare Johnny Cash, è molto simile – nel tipico modo di una canzone d’amore country – al quello in cui Huckleberry Finn decide di aiutare lo schiavo nero Jim a scappare, anche se gli hanno insegnato che farlo è sbagliato. «E va bene» dice Huck, «andrò all’inferno».
Quella fra Johnny Carter e June Carter Cash è stata la più bella storia d’amore di sempre. Per 35 anni vissero felici e contenti.
Se sarò davvero io la prima ad andar via, e, chissà come, mi sento che sarà così, quando sarà il tuo turno non sentirti perso perché sarò io la prima persona che vedrai. Così, senza aprire gli occhi, aspetterò su quella spiaggia finché non arriverai tu, e allora vedremo il paradiso.
June Carter
Lei morirà nel maggio del 2003 e lui in settembre. Come disse in apertura di quello che sapeva sarebbe stato il suo ultimo concerto: Il dolore è così forte che non si può descrivere.
Ora sono insieme al Memory Gardens di Hendersonville, Tennessee, ci sono, infatti, due lapidi, una accanto all’altra, e dietro c’è un monumento con le scritte I walk the line e Wildwood flower, le loro canzoni. Questa è la storia di Johnny Cash e June Carter, e della loro immortalità.