Amo Settembre, un po’ come Maggio. Due mesi dolci e profumati.
Settembre, in particolare, profuma di cancelleria.
Quella nuova, comprata per un nuovo inizio, dei colori e dei profumi preferiti. Delle pagine intatte, tutte da vivere, delle copertine color pastello.
Settembre è il mese in cui si cresce di più, in cui raccogliamo i frutti di un’estate rovente ed appassionata.
Settembre è un regalo grande.
Settembre è una canzone di Tiziano Ferro, anche se lo so solo io.
A Settembre si torna a scuola con gli amici ritrovati ed i nemici che lo saranno sempre meno e chi ti accompagna che si gusta l’entrata, sapendo che ogni anno potrebbe essere l’ultimo in cui vorrai che resti lì.
Io ormai lascio la Adolescente Figlia N. 1 a tre isolati di distanza dalla scuola; non sia mai scoprano che non è orfana.
Questo mese è il primo giorno di asilo di baby n. 3, che però è ancora dentro il cerchio delle mie braccia.
Settembre è il banco di prova delle coppie estive.
Settembre è il mare solitario.
Settembre è quando indossi abiti autunnali e sei abbronzato come d’estate.
Settembre è quando puoi leggere di nuovo al sole senza raggiungere punti di fusione dell’epidermide.
Questo mese è un varco spazio temporale tra chi siamo stati e chi progettiamo di essere, anche se falliamo, poco importa, è stato bello provarci.
A Settembre si torna alla routine che amo, senza afa, senza sudore, con il respiro fresco e calmo.
Settembre è una coppia vista da dietro, lei a piedi e lui in bicicletta, che camminano davanti ad una scuola e che passeggiano noncuranti con la loro bici sopra il punto esatto, contraddistinto nella tua mappa mentale con una croce rossa, in cui sei diventato adulto.