Cos’è l’Armocromia

Molte, in tutta onestà non ho ancora sentito un uomo parlarne, parlano di Armocromia, ma, a giudicare da quello che vedo in giro, ben poche hanno capito di cosa si tratta e come utilizzarla.

Partiamo dal significato, ovvero dalla etimologia, dei termini che la compongono: Armonia e Chromos, Colore. Quindi significa:

Armonia del Colore.

Johannes Itten fu il primo ad intuire che c’era una correlazione tra uso del Colore e palette cromatica naturale di un individuo, verificando empiricamente le sue intuizioni sugli allievi della Bauhaus. e uno dei primi a sperimentare le reazioni dei colori sui singoli individui tramite esperimenti con i suoi allievi.

Oggi le sue teorie sono sorpassate ed inesatte, anche perché sperimentare su un gruppo ristretto di persone già portate, in quanto studenti di Architettura di una delle migliori scuole svizzere, ad una maggiore sensibilità estetica, è poco realistico.

Se tutti propendessero naturalmente e spontaneamente per i colori che donano loro il lavoro di image maker sarebbe inutile.

Ebbe ad ogni modo il merito di accendere l’iniziale scintilla intuitiva, si rese inoltre conto che i colori delle persone rappresentavano in parte alcuni dei colori delle quattro stagioni.

Temperatura e Valore in Armocromia.

Le sue teorie si basavano su due proprietà del colore:

Temperatura (colori caldi/freddi) e Valore o Profondità (colori chiari/scuri), ottenuta aggiungendo rispettivamente bianco o nero.

Questo primo bocciolo di analisi cromatica, seppur incompleto e impreciso, servì negli anni ’40 a Suzanne Caygill per sviluppare il primo sistema di Analisi del colore che ritroviamo nel suo libro:

COLOR, THE ESSENCE OF YOU.

Mrs Caugill sostanzialmente fa cospicuo riferimento ai colori della natura ed alle combinazioni cromatiche naturali, da cui tutto deve provenire e prendere ispirazione.

Fu, però, Carole Jackson, negli insospettabili anni ’80, che di armonico avevano ben poco, almeno in Italia, a semplificare il metodo e a renderlo popolare con il metodo COLOR ME BEAUTIFUL, grazie a cui ognuno poteva avere i suoi 30 colori del cuore in formato tascabile, per averli sempre con sé durante lo shopping, che spopolò in America.

In sintesi, siamo partiti da

COLOR,

Per passare da COLOR ME ed arrivare a COLOR ME BEAUTIFUL.

Ma il viaggio continua verso COLOR ME BEAUTIFUL e LOOKING THE BEST , con il metodo delle 4 stagioni ripreso da Mary Spillane e Christine Sherlock negli anni ’90, le quali ottengono 12 sottogruppi nelle varie stagioni con l’inserimento della proprietà del Croma tramite la teoria di Munsell.

Fu solo poi nell’ultimissimo periodo che l’armocromista americana Youakim Ferial portò i sottogruppi da 12 a 16.

L’ ARMOCROMIA E’ UNA DISCIPLINA

L’ Armocrmomia si basa sulla scienza, utilizzando alcune proprietà del colore.

In pratica si vanno a definire quali colori siano più idonei al nostro incarnato di pelle (in quanto si armonizzano meglio con i nostri colori naturali) tramite la reazione degli stessi sulla nostra pelle. Il metodo utilizzato viene chiamato DRAPING, perché utilizza drappi di colore. Le proprietà del Colore che vengono studiate sul nostro incarnato sono: sottotono, valore, Croma.

Il pregio della Armocromia è di esaltare il nostro incarnato, minimizzando le imperfezioni ed esaltando colore di occhi e make up.

Il significato della Teoria del Colore nell’epoca delle apparenze si deduce già dal fatto che quando si dà un giudizio immediato su una persona, la cosiddetta prima impressione, in 90 secondi l’80% del giudizio si basa sul Colore.

È per questo che è importante conoscere la propria palette di riferimento: è inutile spendere tanto in vestiti, Colore di capelli ed accessori che indossati da un’altra persona sarebbero strepitosi ma su di noi hanno poco o addirittura contrario effetto.

Metterlo in pratica non è così facile, quindi nel caso si voglia migliorare il proprio aspetto è meglio non rivolgersi al cugggino per avere una consulenza gratis, ma cercare un professionista che ci faccia sentire a nostro agio. Come nel caso del dentista, del ginecologo o del parrucchiere è meglio spendere una volta per tutte piuttosto che spendere a caso ed a sproposito.

The World of Women 1925


Palettes Cromatiche per le Quattro Stagioni.


Caterina Balivo: come vestirsi al lavoro, di sera ed in vacanza.

Caterina Balivo, classe 1980, è diventata una delle fashion icon più seguite nel panorama televisivo italiano.

Come?

Con un sorriso disarmante, un taglio che le dona un’aria glamour e sbarazzina e mixando capi passe-partout a pezzi più eccentrici.

Perché?

Perché, come afferma lei stessa: Creativity save the world! La creatività salva il mondo!

Come una tee accattivante ti salva il look.

Uno dei look più azzeccati sfoggiati da Caterina Balivo resta la gonna con le piume sexy e divertente. Una gonna con le piume molto femminile e audace che era già stata sdoganata da #carrie di #sexandthecity. Un piccolo gioiello per pomeriggi e serate divertenti ed easy

Gonna con le piume.


Carrie e la sua gonna con le piume.


Il piumino, dopo essere stato snobbato per qualche tempo, è tornato alla ribalta.

Come sempre nella moda e nella vita: Tutto torna.

Caterina Balivo, in uno dei suoi outfit da giorno, ha scelto una giacca imbottita blu elettrico di Moncler, molta bella e di carattere

Look da giorno nero e blu. Piumino Moncler.


Per la sera, nelle sue uscite ufficiali ed importanti, la presentatrice ed influencer, predilige il nero: bon ton, più sensuale e ricercato, ma sempre nero! Come darle torto?

Un tubino che gioca con le trasparenze.


Abito blazer nero per la Mostra del Cinema.


Abito nero macramé con scarpe da tango per la Serata Rai di presentazione del palinsesto

Per i suoi outfit sul posto di lavoro, invece, sceglie colori più accesi e brillanti sempre abbinati ad un capo minimal nella parte superiore del corpo ed un pantalone o una gonna che monopolizzano l’attenzione.

Camicia bianca (capo basic) con pantalone verde


Blusa bianca con pantalone floreale.


Tee bianca con completo in stampa tweed rivisitata e sneakers rosa

Ma quando è in vacanza dà il meglio del suo estro fashion abbinando colori e vestiti in modo originale e spiritoso


In California, notare la tracolla di #gucci in pendant con le scarpe dorate.

#dettofatto, concludiamo questo articolo su Caterina Balivo, dicendo che le sue proposte moda sono una boccata di aria di primavera e spesso sono talmente audaci da ispirare ed ispirarci ad osare sempre con il sorriso che la connota.

Ilaria D’Amico: essenzialmente chic

Classe 1973, romana, oggi è uno dei volti di #sky, con un’immagine sofisticata e glamour ma lo stile di Ilaria D’Amico è cambiato molto rispetto alle sue prime apparizioni in televisione.

Alla guida di “Campioni – Il sogno” si è distinta per i suoi outfit sobri ed eleganti, mai eccessivi o volgari. Eppure sprizzava femminilità a iosa. I primi anni ha abbandonato molto raramente il nero.

La linea asimmetrica slancia.

Oggi è una nota giornalista sportiva dai look sofisticati e glamour ma lo stile di Ilaria D’Amico è cambiato molto da quando ha esordito in tv. Tutti la ricorderanno alla conduzione di “Campioni – Il sogno” per i suoi outfit sobri ed eleganti, mai eccessivi o volgari. I primi anni ha adottato il nero come colore guida, prediligendo in particolare i tubini e gli abiti molto aderenti.

Tubino nero declinato in 1000+1 varianti.

Adesso, con una posizione di leadership acquisita, Ilaria, con i suoi capelli lunghi e fluenti, viene sempre considerata una delle giornaliste più sexy d’Italia ma ha uno stile decisamente più ricercato ed osa molto di più con i colori. Spazia da Valentino a H&M, da Alexander McQueen a Paul Smith, fino ad arrivare a TopShop, apparendo sempre raffinata e sensuale. Indossa sempre tacchi importanti e, a differenza del passato, come già preannunciato, lascia un po’ di spazio anche ai colori ed alle fantasie, anche se preferisce quasi sempre le tinte unite. A volte ha osato con abiti lunghi e importanti, altre ha optato per tailleurs pantalone, spezzati da bluse chiare dal taglio semplice e maschile.

Stile sobrio e femminile.

Ilaria è sicuramente una donna Inverno e la sua palette di riferimento potrebbe essere più ampia, ma ha fatto scelte ben precise per emergere in un ambiente prettamente maschile e, aggiungo, delle scelte vincenti. Personalmente la apprezzo molto e ritengo che il suo look volutamente monocromatico abbia contribuito a renderla riconoscibile ed a farne risaltare la competenza.

Jeans e camicia bianca. Inno alla essenza.