Hai mai sentito parlare di #lookiero? In sintesi, ti iscrivi al sito e richiedi il tuo pacco di cinque capi, scelti da uno o una stylist alla luce del profilo da te compilato.
Le domande sono varie e comprendono anche quella sui figli. A qualcuno fa specie ma provate ad accompagnare vostro figlio al parco in tacchi e tailleur bianco e poi ci risentiamo.
Puoi scegliere l’invio on demand oppure cadenzato (io ho scelto ogni due mesi) .
Alla apertura del pacco si provano e si immaginano i possibili abbinamenti, aiutati anche da cards esemplificative del nostro stylist. Si può scegliere cosa tenere e cosa mandare indietro: in caso di reso totale, l’operazione costa 10 euro, altrimenti (anche tenendo un solo capo), i 10 euro non sono dovuti e si paga solo il prezzo di ciò che si trattiene.
Avevo provato già Lookiero con scarsa soddisfazione, ma una seconda possibilità non si nega a nessuno.
La prima esperienza era stata poco gradevole con capi che, onestamente, non erano proprio adatti a me, poi ci sta che io sono molto esigente in fatto di abbigliamento. Poi però, con tutto il fatto della pandemia, la mia voglia di andare in giro per negozi è sotto le scarpe e Lookiero mi è sembrato un buon modo per rinfrescare il guardaroba, rimasto al 2019, senza troppi sbattimenti. Se hai voglia di ordinare il tuo Lookiero il mio codice sconto è LKSTEFANIAC307&mgm=c da inserire in fase di checkout.
Il pacco è arrivato puntualissimo e in una box elegante ed ecologica. Dentro c’è già tutto quanto occorre per restituire quello che non si tiene.
Melania è, per ovvie ragioni, tra le persone più fotografate al mondo. Con le sue mises fa concorrenza a Jackie per quanto è armoniosa ed impeccabile.
Peccato che l’espressività del viso non lasci spesso alcun beneficio del dubbio: la sua mimica facciale non delude mai, né nel bene né nel male.
L’apparizione a sostegno della seconda candidatura di #donaldtrump in verde militare denota che, oltre ad essere poco diplomatica quanto a linguaggio del corpo, Melania scopiazza idee e look dalle star. Il tailleur in questione di #alexandermcqueen era già stato visto e notato indosso a #kaiagerber, seppur in una versione più fresca e meno Armata Rossa.
Il messaggio era chiaro e rivolto agli elettori di Trump, amanti di armi e divise. Votate LUI per continuare ad acquistare e detenere in casa armi con cui difendervi da presunti nemici.
Personalmente trovo Melania bellissima è una delle poche donne al mondo che può indossare tutto senza perdere la sua Fashion Allure e sicuramente sarà stata costretta dalla Ragion di Stato ad un simile outfit.
La preferisco in versione bon ton, come al Discorso di Inaugurazione della Presidenza:
Sono sicura che Melania sia una donna estremamente intelligente e determinata come testimonia la biografia #melaniandme in uscita in settimana. Una persona che sa presenziare con un’immagine invidiabile, che parla varie lingue, dotata di buon gusto ed acume che alla domanda volta a metterla in difficoltà sulle infedeltà del marito, risponde:
Io so chi ho sposato.
Quante persone conoscete che possono dire altrettanto?
Un tatuaggio è una pratica attraverso cui si modifica il proprio corpo ed è un simbolo per chi sceglie di farselo. È come un pezzo di noi sempre sotto i nostri occhi ed alla vista del mondo esterno: amori finiti o amori presenti, traguardi raggiunti , persone o animali con un’importanza tale da volerli per sempre sulla propria pelle, stralci di canzoni o versi, moniti, obiettivi, simboli di forza, coraggio, fertilità.
Il corpo diventa un quaderno degli appunti e l’artista che fa il tatuaggio riesce a dare forma ad un concetto che prima era solo nell’interiorità del tatuato.
Come è stato da sempre, il tatuaggio assolve a varie funzioni: abbellisce, comunica, sancisce la propria appartenenza ad un certo gruppo ed argina le nostre paure.
Lo sapevate che esiste una parte della psicologia che, in base all’analisi della zona tatuata e del tipo di tatuaggio si pone l’obiettivo di decifrare il mondo interiore di chi si fa tatuare?
Il tatuaggio è il posto segreto dove collocare quello che per noi è sacro.
Secondo la psicologia del tatuaggio, ad esempio, chi si tatua nella parte sinistra del corpo, che per la psicoanalisi rappresanta il passato, è tipico delle persone pessimiste e con bassa autostima. Posizionare il tatuaggio nella parte destra, al contrario, è tipico di un temperamento solare e concreto.
Un tatuaggio sulle braccia sta a significare uno step di maturazione della persona; il tronco concretezza e capacità decisionali; se vedete un disegno sulle gambe avete di fronte qualcuno di infantile. Se la parte tatuata è nascosta, la persona è insicura.
La caviglia è prediletta dalle donne sospettose e possessive ed anche affascinanti e dai maschi con spirito competitivo e combattivo.
Tatuarsi le parti intime, per concludere, se per le donne indica sensualità, per gli uomini vuol dire l’esatto contrario: passività e poco savoir-faire.
Ammettiamolo, senza indagare nei conti correnti altrui, spesso ci domandiamo come avere un guardaroba bello e versatile e non da pezzenti, senza dare fondo a tutti i nostri averi.
In realtà, bastano piccoli accorgimenti, investimenti mirati, magari durante saldi e svendite, capi (pochi) ma durevoli, mix di alta qualità e fast fashion.
Lo so che sarebbe più semplice poter andare in negozio e comprare senza limiti e paure ma, se così non è, continua a leggere.
Quindi, passiamo alle
3 regole auree dello sfigheggiare da ricchi:
Approfittare sempre di svendite, saldi e last call.
Risparmiare per investire in Capi Eterni (in questo momento ti sfuggono? Accomodati pure alla Sezione Eterni del Blog).
Mai darsi allo shopping compulsivo di pezzi difficili da abbinare, per colore o foggia, a prezzi bassi. Meglio respirare ed aspettare.
Per proseguire, 4 idee di outfits da tenere sempre pronti per apparire al meglio, perché a volte non è che siamo pezzenti è che manca la voglia o l’ispirazione per vestirsi bene e, visto che uno dei miei mantra è: L’organizzazione rende liberi, di seguito alcune idee salva look per i momenti NO o per quelli in cui la fretta ha il sopravvento.
L’outfit monocromatico nel TUO colore guida: quando non hai voglia di pensare e pronunci la fatidica frase: Non ho niente da mettermi! Scegli lui l’abbinamento già pronto all’uso
2. L’outfit che ti salva H24, per la serie esco dal lavoro e vado all’aperitivo: la jumpsuit nera, abbinata con trench (leggete la rubrica gli Eterni del Blog!) e con cambio borsa a metà giornata, passando da borsa di giorno a micro borsa per la sera.
3. Outfit Stratificato, da utilizzare in caso di tempo meteorologico/località dove recarsi incerti. Vi sembrerà strano ma il vestirsi a cipolla con stile fa molto riccanza.
E, dulcis in fundo, ossia il mio preferito: il tubino sdrammatizzato.
Spero di avervi dato consigli utili per presentarvi sempre al meglio ♥️.
Una serie TV che passano su Sky, ambientata in uno spregiudicato mondo newyorkese di squali finanziari, dove le regole sono poche ed incerte.
Come ben sapete, io sono dipendente dalle serie TV e le guardò tutte, di ogni genere e nazionalità, senza stancarmi e senza perdere il filo della trama di nessuna di esse.
Il mondo delle Donne della serie è forse il più variegato ed all’avanguardia mai visto su uno schermo piatto, dominato da tre figure principali: Lara, Taylor e Wendy.
Lara è la ex moglie di Axe, una leonessa che non permette a nessuno di metterle i piedi in testa e mancarle di rispetto, neanche a lui, il che per Axe è un’eccezione.
La sua immagine rafforza questi concetti: il biondo platino dei capelli la rende algida e sicura di sè; i suoi outfits da donna manager puntano su forti contrasti cromatici (blu imperiale-bianco-nero), mentre al di fuori del lavoro veste come la classica e tradizionale moglie e madre americana seppur di upper class: ampio spazio, quindi, a camicie a quadri e jeans, nonché a bluse anni ’70 e pantaloni in tinta.
Un look eterogeneo e vario, come il suo personaggio che vive in scenari diversi in cui si comporta e segue valori diversi: da manager consapevole di valere a figura materna rassicurante e paziente con i suoi figli e con l’ex marito, bambinone maggiorenne e megalomane.
Poi incontriamo, Taylor Mason, primo caso di attore e personaggio gender free nella storia della TV. Taylor è un giovane genio tech del vivaio di Axe. La sua immagine è del tutto asessuata: capelli rasati a zero, camicia, cravatta, pantaloni dritti e lisci, giacca o cardigan neutrali nel colore e nella forma.
Infine, troviamo Wendy Rhodes, la life coach dei ricchi. Il suo look da femme fatale resta inalterato dentro e fuori l’ufficio, impersonificando una delle donne più complicate del mondo delle serie TV: è contemporaneamente sincera e calcolatrice; amichevole ed ammiccante; personale e professionale. Il concetto alla base della sua immagine è, come afferma il suo stesso personaggio:
Dentro di noi, c'è sempre un altro che non conosciamo
I suoi colori sono il nero ed il blu scuro per tubini con spacchi e scollature ed abiti fascianti, intervallati da qualche camicia bianca ogni tanto. Il suo make-up molto burlesque: colorito chiaro, occhi e bocca in evidenza con abbondante uso di eye-liner e rossetto rosso. I capelli, di un bel castano scuro, scendono sempre dolcemente fluenti e liberamente sciolti e fluidi, in contrasto con la sua estrema rigidità nei rapporti interpersonali, soprattutto in ambito extra-lavorativo.
Si può parlare di colori in chiave di scelte consapevolmente disarmoniche e contro corrente.
Partiamo dal caso concreto: io sarei una castano media tendente al cenere, mi sento me stessa con i capelli neri che cozzano con una carnagione chiarissima.
E va bene così.
Con i miei colori naturali sono più armonica e senza contrasti, ma non sono io, mi percepisco in disordine e a disagio senza il colore di capelli nero che prediligo consapevolmente.
Il look da pin-up di Marylin funziona solo da bionda. Perchè?
Perché così i colori ed i contrasti utilizzati in questo tipo di immagine risaltano maggiormente. Da castana Marylin è intensa e dolce, da bionda è una bambolina bionda, che è l’immagine che voleva dare di lei o almeno quella che trainava la sua carriera.
Altro esempio: Kloe Kardashian.
Che dire? Kloe ha fatto scelte radicali e sicuramente ha cambiato personal trainer e parrucchiere ed è andata contro la sua natura di Donna castano Scura con carnagione chiara (Estate pura come Kate Middleton) per migrare verso una immagine di bellezza californiana con capelli finto naturalmente ondulati ed abbronzatura marcata ed esaltata da olio ed illuminante. È credibile? No, ma ottiene l’effetto di differenziarsi nettamente dalle sorelle e di guadagnare una sua propria identità. Per cui le sue scelte sono corrette dal punto di vista del suo scopo finale.
Tutto va bene in relazione al risultato che vogliamo ottenere.
Quando un personaggio ha un’immagine così iconica, si fatica molto a vederlo in altri panni. Dita von Teese è appunto un personaggio. Non sarebbe lei se tornasse al suo biondo e abbandonasse i rossetti rossi. Certo, si vede che il suo non è un look naturale, ma il fine giustifica i mezzi. Anche se i capelli sono troppo scuri ed il look è poco naturale nell’insieme, ma è assolutamente credibile e bella così!
In conclusione, incontriamo rare eccezioni in cui la personalità o il personaggio che si interpreta, sono più forti dell’armonia naturale dei colori. In questi casi non si può fare riferimento all’armocromia in modo completo, ma la propria stagione andrà rivista, la palette andrà aggiustata per adattarla ai colori meno naturali che scegliamo e che ci fanno sentire più a nostro agio.
La figlia n. 1 ad esempio, ormai adolescente, è una Autunno scuro. Detesta il colore rosso che la fa sentire strana e che, ciononostante, le sta benissimo. Abbiamo aggiustato la sua palette mettendo qualche puntino di rosso qua e là ed optando per rossi-Viola che le piacciono di più.
La palette va intonata alla personalità.
Ma se vi fate rosse, magari si consiglio del parrucchiere e vi vedete brutte; se vi guardate allo speccchio senza convinzione, se mettete i rossetti rossi ma vi sentite Moira Orfei al suo debutto al circo, se non volete stravolgere il vostro look ma volete apparire al meglio in ogni situazione, da quella formale a quella informale, allora l’armocromia è la chiave, diciamo il porto sicuro da cui partire solo dopo aver imparato a padroneggiare la vostra palette.
Indipendentemente dalle scelte sulla vostra immagine, consiglio a chiunque, perché anche Madonna ne ha bisogno e si affida ad esperti, di fare una consulenza del colore: una volta stabiliti i colori che naturalmente ci valorizzano, abbiamo le carte in mano per scegliere cosa accettiamo e cosa scegliamo di cambiare in base al nostro gusto personale ed alla nostra personalità.
Va bene così. Costringersi a diventare filiformi quando la propria corporatura o forma del corpo è diversa, a mio avviso è un inutile perdita di energia mentale e fisica.
Una volta che si mangia abbastanza correttamente e si fa attività fisica, il resto viene da sè. Ritengo personalmente meglio avere di fronte una persona risolta, sicura di sé e consapevole che magra.
Comunque, andiamo avanti con la cara GUIDA DEFINITIVA per vestirsi bene in quanto curvy:
Il Punto G.
Impariamo a designare un nostro punto di forza, una parte del corpo che amiamo particolarmente: le tette, la schiena, le spalle, le gambe, ed impariamo a valorizzarla con capi che la mettano in bella vista. Se ad esempio abbiamo una predilezione per la schiena, scegliamo maglie ed abiti che la lasciano scoperta, bilanciando #perdire il seno con un reggiseno a coppe trasparenti.
Altezza mezza Bellezza.
Bisogna slanciare la figura!
Quindi o Tacchi 👠 oppure Gonne e Pantaloni a Vita Alta con Tee o Camicie infilate dentro non mi fate vedere obbrobri. Via libera a tubini e gonne svasate Stile Vintage.
Occhio non vede, Cuore non duole.
Se ritenete di avere dei difetti, reali o immaginari che siano, nascondeteli.
La lingerie contenitiva fa miracoli e i push-up pure.
Usiamoli!
Dulcis in fundo: l’equilibrio e l’armonia delle linee sono essenziali.
Esempio pratico: volete mettere degli shorts ma avete le coscie grosse. Innanzitutto compriamo shorts della taglia giusta che non strizzino i prosciutti di casa dove non devono, poi bilanciamo con un blazer di media lunghezza come capo spalla e dei tacchi.
In conclusione, in Italia per curvy intendiamo una 44, mentre nel resto del mondo le curvy partono dalla 50. In Italia i negozi acquistano solo taglie magre perché abbiamo problemi gravi di mentalità e invece che curvy le chiamiamo Taglie Comode (comode per chi?) e tagliano centimetri su cosce e fianchi per aderire a virtuali standards di perfezione. Vuol dire che lo stesso capo venduto in un negozio inglese o danese veste più morbido che in Italia.
Mettiamo fine al terrorismo mediatico e instagrammatico dell’essere filiformi (ma con culo e tette stile Barbie) ed iniziamo a valorizzarci e va bene così.
La Mascherina è l’effetto più visibile di questo nuovo tempo post Covid 19.
Un nuovo status symbol che rivela molto di chi le indossa: ci sono quelle ecosostenibili, quelle usa e getta, le mascherine addolcite da un ricamo e quelle con loghi noti.
Un modo per celarci al mondo (finalmente posso parlare da sola e cantare in auto al riparo da sguardi indiscreti) ed anche per dichiarare agli altri un qualcosa di noi. Come tutto quello che indossiamo, anche la mascherina parla di noi.
Già nel 1918, durante la pandemia della cosiddetta “spagnola”, la mascherina era diventata un accessorio accettato da tutti per proteggersi dal nemico invisibile.
Adesso è un accessorio obbligatorio attraverso cui comunicare in tempo di pandemia e un occasione di guadagno per le aziende di moda fortemente penalizzate dal lockdown. Non a casa Louis Vuitton nel nuovo sito produttivo texano, ha convertito la sua produzione a favore di queste, sfruttando a proprio favore questa inaspettata moda cogente.
La mascherina di #fendi in seta con il celebre monogramma in fascia di prezzo alta è andata in sold-out in una manciata di minuti e lo è tuttora.
La mascherina di #offwhite, il cui motto è: Il lusso a portata di mano, è quella più ambita dai teenagers ed è indisponibile da giorni, al prezzo di 95,00 $.
Anche la mascherina diventa fashion. E perché no?
Le mascherine colorate e con personaggi rassicuranti e carini, come Hello Kitty o i personaggi Warner Bros, ne attenuano la valenza di presidio protettivo e sdrammatizzano la necessità di indossarle per obbligo di legge. In linea di massima valgono le regole della Armocromia, evitando il Rosso in questo particolare frangente perché è IL colore dell’Emergenza.
Senza spendere follie, quelle colorate sono sicuramente un modo per avere un’immagine migliore rispetto alle mascherine verdi chirurgiche che sembrano trasformare il mondo in una grande sala d’attesa ospedaliera bianca, senza luci colorate.
È chiaro che tre mesi fa le mascherine medica ci hanno protetto e salvato ma, in vista di una ripresa di una vita che sia anche meglio di prima, quelle delle aziende di moda sarebbero da preferire.
Fatevi un giro sui loro profili social e lasciatevi permeare dalla loro incredibile conoscenza dello Style. Dalla loro sicurezza, reale o immaginaria?, non lo sappiamo e non interessa in questa sede.
Avere una guida ed un’idea di dove andare rende il tragitto più semplice. In auto usate il navigatore per evitare di perdervi? Così nel vostro guardaroba dovete avere le idee altrettanto chiare per evitare sprechi di tempo e denaro. Avere in testa un modello aiuta a tirare fuori il meglio; stimola la propria evoluzione con punti di vista diversi.
Ognuno guarda il mondo attraverso i propri occhiali.
I. Kant
Per fare passi avanti bisogna affrancarsi dall’ottica del nostro piccolo giardino recintato e dare un’occhiata in giro per il mondo, indossando anche gli occhiali degli altri. Perché no?
Iniziate oggi a creare la vostra personale Mood Board.
La Donna estate è chiara di pelle e capelli e al primo raggio di sole si procura un bel eritema.
Queste le caratteristiche dell’Estate, da non confondere con la Primavera: sempre attenzione al sottotono della pelle. La Primavera detiene il primato della luminosità, mentre l’Estate quella di un equilibrio soffuso e con una sensazione di Pastello.
La palette Estate è sicuramente elegante: colori soft e tono su tono, delicati e non in contrasto acceso, che indossati regalano
un’immagine sofisticata e sobria.
La donna Estate ha pelle trasparente e rosea, capelli cenere o biondi, occhi azzurri, verdi, grigi o castani ed è delicatamente chiara.
Alcune donne Estate si abbronzano facilmente anche se sono chiare e da questo deriva una notevole difficoltà ad individuarle. Per visualizzare una Donna Estate e avere un esempio concreto pensate a #katemiddleton.
Le caratteristiche della Donna Estate
Nel caso di Donna Estate versus Donna Primavera, la prima sta bene con colori freddi e soft; la seconda con colori caldi e brillanti.
Una volta appurato di appartenere a questo Gruppo sarà il nostro tratto dominante a decidere se siamo Estate Scura, Pura o Soft.
Colore da evitare per questa stagione: il Nero. Ne spegne il colorito e mette in risalto le imperfezioni. Quindi, almeno vicino al viso: MAI PIÙ NERO.
A livello caratteriale, la Donna Estate ha una personalità riflessiva, estremamente cauta nel prendere decisioni, mai affrettata e sempre particolarmente giudiziosa e meditativa, poco incline al cambiamento, riservata, discreta e poco appariscente.
La donna Estate sarebbe anche giudicata non facilmente comprensibile, un po’ ermetica, così come non è facilmente individuabile esteriormente.