Vademecum definitivo per curvy

La prima e fondamentale regola d’oro è:

Va bene così.
Costringersi a diventare filiformi quando la propria corporatura o forma del corpo è diversa, a mio avviso è un inutile perdita di energia mentale e fisica.

Una volta che si mangia abbastanza correttamente e si fa attività fisica, il resto viene da sè. Ritengo personalmente meglio avere di fronte una persona risolta, sicura di sé e consapevole che magra.

Comunque, andiamo avanti con la cara GUIDA DEFINITIVA per vestirsi bene in quanto curvy:

Il Punto G.

Impariamo a designare un nostro punto di forza, una parte del corpo che amiamo particolarmente: le tette, la schiena, le spalle, le gambe, ed impariamo a valorizzarla con capi che la mettano in bella vista. Se ad esempio abbiamo una predilezione per la schiena, scegliamo maglie ed abiti che la lasciano scoperta, bilanciando #perdire il seno con un reggiseno a coppe trasparenti.

Altezza mezza Bellezza.

Bisogna slanciare la figura!

Quindi o Tacchi 👠 oppure Gonne e Pantaloni a Vita Alta con Tee o Camicie infilate dentro non mi fate vedere obbrobri. Via libera a tubini e gonne svasate Stile Vintage.

Occhio non vede, Cuore non duole.

Se ritenete di avere dei difetti, reali o immaginari che siano, nascondeteli.

La lingerie contenitiva fa miracoli e i push-up pure.

Usiamoli!

Dulcis in fundo: l’equilibrio e l’armonia delle linee sono essenziali.

Esempio pratico: volete mettere degli shorts ma avete le coscie grosse. Innanzitutto compriamo shorts della taglia giusta che non strizzino i prosciutti di casa dove non devono, poi bilanciamo con un blazer di media lunghezza come capo spalla e dei tacchi.

In conclusione, in Italia per curvy intendiamo una 44, mentre nel resto del mondo le curvy partono dalla 50. In Italia i negozi acquistano solo taglie magre perché abbiamo problemi gravi di mentalità e invece che curvy le chiamiamo Taglie Comode (comode per chi?) e tagliano centimetri su cosce e fianchi per aderire a virtuali standards di perfezione. Vuol dire che lo stesso capo venduto in un negozio inglese o danese veste più morbido che in Italia.

Mettiamo fine al terrorismo mediatico e instagrammatico dell’essere filiformi (ma con culo e tette stile Barbie) ed iniziamo a valorizzarci e va bene così.

Essere equilibrati è meglio che essere magri.

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