In questi tempi rabbiosi e di invidia sociale, vi auguro di essere tanto occupati a migliorare voi stessi da non avere tempo per l’odio e le recriminazioni.
Vi auguro di avere sempre tempo per il caffè del mattino, di vivere con il mare a portata di auto e di scoprire tanti posti da chiamare casa.
Vi auguro un armadio pieno di abiti a tinta unita, led sul vostro albero preferito e pane caldo in tavola per rubarne un sorso prima di mangiare.
Vi auguro di avere la possibilità di imbarcarvi per un nuovo posto da conoscere, almeno una volta l’anno.
Auguro un materasso morbido per chi predilige il soffice e duro come una tavola per chi come me vuole dormire sul rigido. Vi auguro qualcuno che passi di notte a bussare alla vostra finestra e anche di essere quel qualcuno.
Vi auguro di avere sempre con voi un ombrello nei giorni di pioggia ed un cappotto dal collo ampio in quelli di vento.
Vi auguro di imparare l’arte dei fatti vostri, della delicatezza e della leggerezza.
Vi auguro un bicchiere di vino, un bar del cuore in cui sedersi a guardare il mondo e di non dire mai e poi mai: Ti amo più di me stess*. Questo è non amore.
Vi auguro di incontrare persone belle e di imparare a non sputare veleno.
Vi auguro
un fratello
un’amica e
una borsa figa.
Vi auguro una libreria, di svegliarvi presto di mattina e di passare almeno un giorno al mese in mutande.
E sopra ogni cosa vi auguro un sogno, da non chiudere nel cassetto che poi si stropiccia, uno scopo alto è solo vostro e, con lui, l’ostinazione luminosa di chi, credendo di farcela, alla fine ce la fa.
Per questo vi auguro coraggio, capa tosta e pane tostato e bollicine.
Poi non dite che non ci tengo a voi.