Perché me lo chiedi?

Correggetemi se sbaglio: la mia impressione nei rapporti interpersonali è che lo scopo del gioco sia spegnere l’altro, girarlo sul tastino OFF.Se non sei sposata, sei anomala.

Se non esci per l’apericena, sei strana. 

Se non hai problemi a fare vacanze separate con il tuo compagno, fidanzato, marito, il vostro non è vero amore.

E allora ho imparato, a stare zitta e a non parlare dei miei reali progetti ed aspirazioni, tanto è solo perdere tempo dedicare parole autentiche con chi ti chiede mosso, in realtà, da un finto interesse o dalla riprovevole necessità di collezionare punti-invidia.

La prova del 9 è semplice.

Fate loro una domanda da bambini: Perché me lo chiedi? 

Il castello di ipocrisia crollerà e l’imbarazzo regnerà sovrano con corredo di sorrisi tirati e sguardi laterali.

Tentano di spegnerti allo scopo di omologarti a loro e renderti incasellabile in una delle loro piccole categorie per piccole menti.

Conviene stare attent* ed alzare la guardia.

Sognare è lavorare su se stessi e sui propri progetti, di notte o alla luce del giorno, senza farne partecipe gente inutile. Perché se un sogno è il tuo, i segnali te li manderà sempre, anche dall’isola dello scetticismo in cui hai provato a relegarlo.

Ascolta lui e spegni il rumore della gente che colleziona punti- invidia. Tanto la vita è tutto un equilibrio tra il “ma ‘ndo cazzo vai” ed il rispetto che ti conquisti con il tuo essere ed il tuo fare. Ci sarà sempre il simpaticone pronto a denigrare ma è fondamentale andare dritti per la propria strada a testa alta e questo lo dice #matteobussola che di sogni contrastati e stupidaggini dette da persone che parlano a cervello zero ne capisce più di me.

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